27 dicembre 2007

release me

nel mordermi le unghie mi graffio la lingua
sanguino parole su un foglio
disillusioni che gocciano e
giro
giro
tra estasi e vertigine
a margine si ruota più veloci

on air/afghan whigs : : the temple

23 dicembre 2007

whishing 4 Xmas

a te che mentre discuti animatamente al cellulare mi tagli la strada
che lasci i bisogni del tuo cane sul marciapiede dopo esserti guardato intorno con circospezione ignaro di me insonne affacciato alla finestra
che fai le cure d'aglio per la pressione alta e poi mi fai gli auguri baciandomi sulle guance
che mi tocchi mentre parli
che mi chiedi consiglio per le tue disavventure intestinali mentre faccio colazione
che mi telefoni mentre il capitano sta per battere un rigore
che l'unica fattura che rilasci te l'ha insegnata una strega
che fai tutto in nero
vesti sempre di nero
sei incazzato nero coi neri che rubano il lavoro ai tagliani
che rivorresti le camicie nere per le strade
che c'hai il suv nero
e lo lasci sulle strisce bianche
o in doppia fila perchè non c'è posto e allora 'n'attimino che mi moje finisce da fà la spesa che qui c'hanno er capitone bbono che nun se trova più

a te ti auguro buon natale ma a capodanno spero che ti scroci addosso a un muretto
chè mi dispiacerebbe per l'albero
col suv
lo sciampàgne
tutta la cocaina che te sarari pippato
er capitone che dalla vigilia ancora te se ripropone
e l'ambulanza che arriva dopo una cifra perchè uno stronzo come te gli ha parcheggiato davanti l'uscita del garage

a tutti gli altri gli sono fratello
non solo a natale ma tutto l'anno
cin cin!


abballiamoci sopra co'
art of noise : : paranoimia
thom yorke : : the eraser (satoshi re_edit)
brother ali : : truth is

19 dicembre 2007

passaic '78 (30 anni fa)





"prove it all night" (ma soprattutto l'intro) mi lascia ancora di sasso. quell'anno bruce, nemmeno trentenne, regalò a patti smith "because the night" e proprio l'intro di cui sopra dalla quale poi nacque "frederick".

15 dicembre 2007

my heart swings


spicchio aspro di luna ancora non matura

on air/cerebral vortex : : eymagination
paul anka : : black hole sun

pencil & gimp : : still

14 dicembre 2007

calma apparente



infant art : : sofia (feat. papi + gimp)
on air/interpol : : mammoth (erol alkan remix)
(appppallla!!)

10 dicembre 2007

l'amore quanto vale

dal grigio dell'orizzonte tutto ritorna pian piano più chiaro
fino al bianco della curva dei suoi fianchi
ancora addormentata con le mani aggrappate alle lenzuola
come se non volesse arrendersi ad un risveglio in aprile
guardo di nuovo fuori dalla finestra
pensando la sua bocca schiudersi in un sorriso ermetico
o i suoi occhi stringersi per distinguere meglio
la sua visione di dio
ed io
che ancora non smetto di vibrare
onda di echi tra valli di rughe profonde
diapason che non (si) accorda mai
ormai

(ringrazio)

on air/benzos : : hurt everybody

6 dicembre 2007

reclame

close to me



da cielo blu elettrico mi aspetto pioggia di spine e cavi

on air/rilo kiley : : close to call

4 dicembre 2007

new day rising

con sgomento ancora ricordo lo sguardo rassicurante di mia madre che la sera prima di un'interrogazione importante mi dice: "domattina ti svegli presto e ripassi a mente fresca"

a mente fresca..

alle cinque di mattina?


on air/ due cover via speed of dark

aaron english : : message in a bottle
brian ferry : : all along the watchtower

3 dicembre 2007

niente è come sembra

sofisticata e matura coppia alla mostra di acquerelli del famoso ennesimo artista di strada morto in totale povertà. di fronte ad un piccolo quadro rappresentante la casa natale nel jersey tra alberi e colline, non ebbero di meglio da fare che notare il giovane davanti all'opera successiva, berretto al contrario, jeans stralarghi, cuffiette nelle orecchie e un dito ravanante nella narice destra..
"ecco cos'ha pvodotto il '68, vipovtave l'avte al popolo.."
"..già..questi buzzurri che neanche sanno comportarsi in pubblico"

"troppo vivido l'olio
il tempo scolorisce i ricordi
ne attenua il dolore
se li vuoi dipingere
l'acquerello rende meglio"
pensava er cicala assorto ed ignaro

on air/
frou frou : : let go
my brightest diamond : : golden star

16 novembre 2007

cafè bleu

annunci su post-it sullo specchio dietro il bancone del bar:

scambio moto da pista con donna da strada

cercasi donna di facili costumi per bagni in piscina poco impegnativi

la vita è una ruota, prima o poi buchi

sorridendo ordino un orzo in tazza grande (senza scorza di limone, grazie..)
entrano due signore attempate, ben vestite, esageratamente profumate e taccaspillate evidentemente ancora non arresesi agli anni, ciangottano, ridono ad alta voce di cose che solo loro sanno.
m'infastidisco e mi giro dalla parte opposta con gesto automatico, il barista lo nota e quando ad una di loro squilla il cellulare ne approfitta: "cosa vi servo belle signore? due negroni?"
faccio fatica a non spruzzarmi l'orzo addosso
"la scorza di limone lo aggiusta, ce la vuole?"


on air/
shipwreck : : rabbit in the kitchen
kate tucker : : everything went down

13 novembre 2007

questions

cosa nasce da cosa?
ai suoi tempi mio padre avrebbe dato immediatamente la risposta giusta alla domanda quanto fa uno più uno ma il mio tempo non è lineare come la matematica che lo governa
e la domanda che mi si pone è invece quanto fa un cubetto di ghiaccio più un cubetto di ghiaccio
che se è inverno potrebbe pure fare due cubetti ma se fa caldo il risultato è un'unica pozzanghera.
dicono che secondo le leggi della meccanica non lineare il tessuto connettivo dell'organismo umano è autopoietico, ovvero che si fa da solo..
cioè non è qualcun altro che ci sta fottendo?

on air/
azeda booth : : dead girls
thao nguyen : : beat

25 ottobre 2007

magic


succede.
comincio ad ascoltare il suo nuovo disco e dopo dieci secondi
come un tempo mi ritrovo con un groppo nella gola e gli occhi lucidi
"is there anybody alive out there?"
I just want to feel some rhythm"
un altro pezzo di storia del rock'n'roll scritto su un muro di suono, nient'altro
questo è magic
questa è magia
e a volte succede

on air ma proprio ad alto volume
bruce springsteen : : radio nowhere

19 ottobre 2007

in rainbows

amo le testediradio ed ancor di più quando scrivono cose come all i need, che chissà perchè mi ricorda "distretto 13 le brigate della morte"di john carpenter.
magari lo sapete ma il loro nuovo disco, che è bellissimo, si può scaricare direttamente dal sito ufficiale offrendo la cifra che si vuole, già..

on air/radiohead : : all i need

28 settembre 2007

estetika

liposucchiami
un secondo me
con contorno occhi
per pranzo
tartarugami la pancia
accendimi i capelli
brillami nello sguardo
depilami le orecchie
tutto affinchè non senta il mio corpo

on air/jose gonzales : : love will tear us apart

21 settembre 2007

misericordia! dissero i grilli



è che magari mi gira la testa per il continuum fasciale che parte dai coglioni, vàssapere..


on air/ (smettete un attimo di fare cose e alzate il volume)
jans lekman : : you are the light
jans lekman : : ..song to the blind girl

4 settembre 2007

a sort of homecomin'




mi sento gravato di grandi responsabilità senza alcun grande potere, qualcuno dica all'uomo ragno che ai supereroi è andata sicuramente meglio
e che non rompesse più i coglioni..

23 agosto 2007

sabbia & coca-cola 3

(un piede a destra un piede a sinistra)
oggi è stato il giorno peggiore per quanto concerne il razionamento dell'acqua
(un braccio su un braccio giù)
per noi che stiamo in cima al paese poi è stato ancora peggio, poca pressione, il serbatoio che non si è riempito nemmeno un po'
(ruota la testa di qua ruota la testa di là)
ora il cielo è scuro scuro
(a tempo a tempo)
 un lampo, piove..cazzo la danza funziona!

se ci sto un po' col naso all'insù a guardar le stelle mi viene la nausea, o è il senso d'inadeguatezza di fronte all'immensità dell'universo o è la cervicale.

meglio un tetto sopra la testa o due tette davanti la faccia?
..tutto sommato dormire sotto le stelle è pure romantico

sono orientati a sud est sia il tempio maggiore che quello minore, pietre e colonne di oltre duemila anni fa. sole, vento e cicale fanno il resto. sopra i templi italici di schiavi d'abruzzo c'è un parcheggio sterrato ingombro di bottiglie di birra rotte, sigarette aperte per l'intera lunghezza e svuotate del contenuto, profilattici, salvaslip e tante, tante ginestre, alcune delle quali ancora in fiore. fra il giallo rado e rami secchi trovo un nido ormai abbandonato, stupisce notare come un uccello abbia deciso di renderlo più confortevole adoperando un kleenex usato da chissà chi.

solo un altro giorno prima dell'uragano
prima della pioggia
prima di svegliarci e andare via
senza prendere niente
per viaggiare leggeri
leggeri
leggeri
(pandora/filippo gatti)

la colonna sonora di quest'estate di fuoco, poca acqua, mare calmo e vento negli occhi è stata nell'ordine:
low
soulsavers
editors
springsteen
joan as police woman
una versione house della spallata abruzzese
e in più G. che ogni sera ci ha regalato piero ciampi o brassens accompagnandosi con la sua chitarra acustica ed un bicchiere di birra.
..evvaffanculo alla musica delle sagre paesane, alle culone in ghingheri dei balli di gruppo, agli alligalli e pure alle campane della chiesa, tiè.


nomination per la battuta dell'estate alla cantante di un complesso tipo "fabbio & le mosciarelle" che, imboccata da qualcuno dell'organizzazione tra un liscio e una mazurka, ha detto perentoria
"c'è da spostare una macchina con targa frangese"

7 agosto 2007

sabbia & coca-cola 2

certi pensieri si riuniscono pericolosamente: assemblea di volpi, strage di galline.

certi pensieri vivono troppo a lungo, senza un piano e nessuna attitudine a farne.

certi pensieri stanno nascosti, al riparo dal freddo, in inverno. d'estate un vento forte li muove, li agita, finalmente escono allo scoperto. e viaggiano.
io li guardo ondeggiarmi intorno, come le spie, che se le liberi nell'aria poi esprimi un desiderio. vorrei che certe abrasioni che ho sul cuore guariscano presto.

certi pensieri sfiorano lievi il profilo delle montagne che vedo fuori dalla finestra, sembra una donna distesa a prendere il sole, la testa, il viso, il collo, poi il seno prosperoso, e giù verso il ventre..ah! rinascere scalatore di monti di venere.

certi pensieri infine nascono e muoiono in un secondo e non ti danno nemmeno il tempo di organizzarli in un qualcosa che abbia almeno un senso. ti lasciano solo il loro sapore, il profumo, talvolta, che sa di buono. e allora dispiace un po'.

31 luglio 2007

sabbia & coca-cola 07

sabbia & coca-cola 2007


l'altra notte nel mio quartiere è stata guerra civile, oggi queste montagne m'accolgono, profugo.

è un gatto malridotto che cammina lento sotto il sole e non sa che quest'anno la fontana del paese non dà acqua. i privati che ne gestiscono l'erogazione preferiscono aumentare le bollette a dismisura, corrispondersi stipendi da favola e dividendi delle azioni piuttosto che investire in manutenzione della rete idrica che dappertutto è un colabrodo. indossa i segni della sconfitta contro i suoi simili. mi somiglia.

c'è un cane che si chiama spillo ma non ha i ricci, ti guarda sornione e si anima negli occhi quando sente squillare un cellulare. è sempre stato qui, nel paese, un coatto a suo modo. gli piace giocare a pallone, io lo chiamo totti.

prono nell'acqua bassa poggiato sui gomiti, in lontananza sulla riva bambini che giocano e mamme sotto gli ombrelloni o mollemente adagiate a prendere i sole. seni, carni e forme rilucenti, il profumo dell'olio di cocco che arriva fin quaggiù, le onde mi muovono su e giù lente, al largo passa una nave che le fa aumentare di frequenza ed intensità. mi sento strano, mi sto scopando una secca.

rispetto alla poetica degli ossi di seppia su una spiaggia esiste già autorevole letteratura, a quella degli ossi di pesca ci penso io?

-papi, volevo disegnare un bassotto ed è venuto fuori un cammello
-sarà colpa della penna?
-ah..già

trivento città bugiarda, ce n'è molto di più a giudicare da quanto scarmigliati siano gli abitanti.

eccheccazzo brucia tutto qui intorno ed io mi sento molto poco protetto, civilmente, intendo.

lucciole per lanterne quanto fa?

pomodori e cipollotti dell'orto, olio contadino, due goccie di aceto balsamico e freselle integrali del conad. mezzo bicchiere di rosso della signora di fronte ed il nirvana mi è prossimo.

- mamma mi accompagni all'altalena?
- vai da sola..hai paura del buio?
- no..del lupo mannaro..
- ma non esistono i lupi mannari..
(still: o almeno ci mancano un paio di giorni alla luna piena..vai tranquilla)

13 luglio 2007

stop making sense




Water dissolving...and water removing
There is water at the bottom of the ocean
Carry the water at the bottom of the ocean
Remove the water at the bottom of the ocean!

Letting the days go by/let the water hold me down
Letting the days go by/water flowing underground
Into the blue again/in the silent water
Under the rocks and stones/there is water underground.

11 luglio 2007

chiusura estiva

so' diec'anni che te lancio segnali..
ma ancora nun te pijo.

on air (elettroniche, hardcore e danzerecce)
george sarah : : untitled
bad brains : : give thanks and praises  
south central : : revolution

1 luglio 2007

riscaldamento globale (o autonomo?)

il caldo era opprimente.
alcune tra le signore presenti avevano il trucco che cominciava a sciogliersi e i segni scuri sotto i loro occhi parevano pitture di guerra indiane.
sguardi in tralice tradivano antichi rancori mai sopiti, parole a mezza bocca a testimonianza di acrimonie ancestrali restavano sospese nell'afa, solo i più forti e resistenti rimanevano in piedi, attenti a restare ad una certa distanza tra loro, affinchè non si avesse a pensare a nuove alleanze.
la voce arrochita dal fumo di colui che leggeva da un documento fotocopiato sembrava non ottenere sufficiente attenzione, magari perchè snocciolava numeri su numeri o forse perchè era proprio difficile restare calmi e concentrati.
o forse perchè è così che funzionano le riunioni di condominio. 

on air/augie march : : one crowded hour

19 giugno 2007

till next stillpoint

quiete
con la "q" di "squalo"
non con la "c" di "scuola"
forse perchè è sfuggente come una preda
o perchè nessuno te la insegna

on air/art in manila : : the sweat descend

16 giugno 2007

ol' skool





dico la mia quanto a certa moseka

..e aggiungo un po' del testo

"I'm sick of bitches shakin' asses
I'm sick of talkin' about blunts,
Sick of Versace glasses,
Sick of slang,
Sick of half-ass awards shows,
Sick of name brand clothes.
Sick of R&B bitches over bullshit tracks,
Cocaine and crack
Which brings sickness to blacks,
Sick of swoll' head rappers
With their sicker-than raps
Clappers and gats
Makin' the whole sick world collapse
The facts are gettin' sick
Even sicker perhaps
Stickabush to make a bundle to escape this synapse"


e ancora..


13 giugno 2007

chissà che fine ha fatto che su ebay mò se lo vendono a peso d'oro



ero piccoletto e c'avevo la febbre e per natale qualcuno mi aveva regalato il mangiadischi (il mio era gggiallo, come la punto che a giorni ahimè non sarà più..ma è tuttunaltra storia). la mia mamma tornò a casa con un 45 giri comprato sul banchetto al mercato, aveva la copertina tutta colorata e sembrava proprio un disco di favole indiane, mia madre forse per pigrizia non lesse il titolo, si fece intortare dai colori.
ricordo la sua espressione quando qualche ora dopo si accorse che su quel disco non raccontavano favole per bambini, ma cantavano una canzone dal titolo "alimò e taccitù". mio padre rimediò comprandomi "vengo anch'io, no tu no" di jannacci con "affida una lacrima al vento" di adamo sul lato b
..certe cose segnano.

domenica 17 al casale della cervelletta
eclettica 07
filippo gatti e riccardo sinigallia (l'unico che mi sia veramente piaciuto del concertone del primo maggio)

on air
con dedica a chi dico io

galopeira : : alimò & taccitù

e tanto per rimanere in tema una cover romanesca e mooolto greve del fenomeno sociologico del momento che va sotto il nome di "frangetta" o "milano is burning" (se non le sai le cose allora sàlle oppure cerca su vichipedia..oppure dagli di google o meglio ancora youtubba)

davide disko machine : : roma is burning

11 giugno 2007

mind

Marylea portava sempre orecchini di bizzarra fattura che, ‬penzolando,‭ ‬raccoglievano anche le più minuscole stille di luce e le rimandavano brillanti tutto intorno.
‬pareva avesse un corto circuito perenne nella testa.‭
‬In effetti ai piani alti di TV corporation era considerata un vero vulcano e‭ “‬mind‭”‬,‭ ‬il nickname che Grant il BOFH‭ ‬le aveva subito attribuito,‭ ‬era davvero appropriato.
La prima volta che aveva visto Marv era stato un pomeriggio di primavera tarda, lei fissava dalla finestra la gente che passeggiava per il parco quando trafelato era entrato Mel nel suo ufficio.
- dove cazzo sono le liberatorie per le interviste di stasera‭? ‬-‭ ‬aveva urlato in preda all'ansia.
- Sono sulla tua scrivania da circa due giorni,‭ ‬Mel,‭ e per favore calmati ‬-‭ ‬aveva replicato lei,‭ guardando oltre le sue spalle per inquadrare meglio l'omone entrato subito dopo di lui.‭
Marv era in preda ad un attacco di inadeguatezza fuori del suo ambiente naturale ed aveva preso a balbettare qualcosa come‭ – ‬tranquillo amico,‭ ‬ti stà dicendo che è tu...tutto a...a....a posto‭ – ‬smise di balbettare quando notò che Marylea lo stava fissando.‭
‬Mel,‭ ‬dal canto suo,‭ ‬smise di agitarsi non perchè rinfrancato dalla notizia delle liberatorie pronte,‭ quanto sconcertato dall'improvviso silenzio del suo amico dietro di lui.‭ ‬Marylea riprese immediatamente possesso di quella imbarazzante dinamica e si presentò a Marv con un sorriso.‭
- oh..scusa Mary,‭ ‬lui è Marv,‭ ‬il mio amico che inchiostra devil alla marvel sulla quinta...ti avevo già parlato di lui‭? ‬-‭ ‬fece Mel.
- non mi sembra ma è‭ ‬comunque un piacere conoscerti..Marv.-‭  ‬continuò a guardarlo negli occhi,‭ ‬e a spargere attorno scintille dal cranio.‭ Marylea vedeva Marv fuori tempo e fuori luogo,‭ ‬di sicuro,‭ ‬ma quel ritmo unisono di neuroni lo sentiva oramai distintamente, come mai nella sua vita.‭  ‬
Con Mel aveva avuto una tresca leggera come pioggia d'estate,‭ ‬due anni prima,‭ ‬interrotta dalla tendenza di entrambi a guardarsi i piedi mentre camminavano equilibrandosi sulle rispettive vite,‭ ‬in poche parole la loro reciproca disposizione a cedere su alcunchè in favore della possibilità di qualcosa di duraturo era meno di zero.‭ ‬Qualcuno incolpa la città per questo,‭ ‬altri puntano il dito sulla voglia di emergere o sulla scuola che non insegna più nulla in merito a buoni sentimenti.‭ ‬entrambi sapevano di essere spiriti liberi e vogliosi di assaggiare il prelibato futuro ancora da cuocersi nel‭ microonde della loro esistenza.‭   

on air/melodium : : weird voices inside my head

8 giugno 2007

muri & puri

parte uno partono tutti
scamarcio 6 un sorco della madonna
basta paroloni fuori lame e bastoni
debbora lasciati portare dall'istinto
la ricreazione è finita blocco studentesco
parte uno partono tutti

attendo sperando che il primo se ne vada affanculo presto

on air
savath and savalas : : ya verdad
willy mason : :when the river moves on

7 giugno 2007

a moveable feast

sofisticati ma non se la tirano, definiscono la loro musica anti-rock ma sono immediati e spontanei come nella migliore tradizione punk. The sharp things è un'orchestra pop sinfonica, da NYC. la risposta urbana agli arcade fire?
rivelazione.
sul loro sito è possibile ascoltare in streaming l'intero album.

on air/the sharp things : : an ocean part deux

5 giugno 2007

hair (let the sunshine in)

al mattino ho la testa gocciolante ancora sogni sul cuscino, ci passo le dita in mezzo
li pettino
li spiccio
li riavvio indietro
così di notte ricominciano dall'inizio.

on air (con un pensiero al 40° anniversario di sgt. pepper)
all night radio : : daylight til dawn
holopaw : : cinders
heather duby : : love you more

1 giugno 2007

se, e sottolineo

se un locale mi chiedesse di mettere i dischi per l'aperitivo del sabato
metterei questa..
(e vedere di nascosto l'effetto che fa)

lasso the moon : : who the helter R U

15 gennaio 2007

cicalamix

zompetta intruppa e saltella
col podcast der cicala...

playlist/
philo::eau to be scared
the dirty dozen brass band::what's going on
ladytron::soft power
de la soul::co. kane flow
istituto mexicano del sonido::chachacha
michele wylen::sweet subtlety
ghostface::my iron lung remix

12 gennaio 2007

che tu non vincerai non è così ovvio


alibi di giuliano dottori l'avevo linkata definendola "una cosa bellissima" qualche tempo fa, e non ero l'unico a pensarla così.
ma il dubbio che il resto del disco potesse non essere all'altezza del singolo è stato immediato. giuliano è un ragazzo di origine canadese come gli arcade fire, fisicamente somigliante a jeff buckley, milanese che non sopporta milano e che non riesce ad allontanersene, ha un bel blog molto ordinato dove scrive cose di musica dalle quali puoi capire con quanta passione suoni.
e il dubbio comincia a vacillare fin quando mi ritrovo il suo disco per le mani e a questo punto si dilegua definitivamente.
rancori e segreti, in apertura, è un gran pezzo. inizialmente mi ricorda certi incastri armonici degli album leaf per poi salire verso toni più pop anche se tempi dispari e un quintetto di clarinetti tengono alto il tiro. poi la ricercata psichedelia di ogni giorno, o nel cuore del vulcano nella quale emerge a mio avviso il tributo ai radiohead di amnesiac. la stessa lucida, la titletrack, giocata sull'alternanza maggiore-minore, come fece Nick Drake con river man, ricorda lo stesso giuliano.
il resto del disco bisogna ascoltarlo ripetutamente, come quei vecchi dischi di cui si parlava qualche post orsono. bisogna dargli tempo e spazio, e attenzione perchè questo è un disco fatto di sfumature e di cura dei particolari, di chiaroscuri, di dolore e speranza. ed è un bel disco..

giuliano dottori su myspace

9 gennaio 2007

the wall

"bei jeans" pensò tra sè er cicala con lo sguardo incollato alla generosa porzione di fondoschiena mista ad un appena intravisibile perizoma nero entrambi palesati dall'antica quanto di nuovo in auge moda di lacerarsi i pantaloni.
la ragazza era intenta, cosa davvero inusuale, a fotografare il muro grigio di una falegnameria ormai in stato di abbandono.
tra insulti romanisti e cancellature laziali, falcemmartelli e svastiche scrostate, faceva capolino un piccolo "betta ti amo", a riassumere quella che era diventata da qualche anno la tendenza contenutistica dei graffiti romani in quella zona della città. era ormai passato il tempo dei "co' sto caldo ce voleva un bel governo ombra" o "isolation intellectuelle" o del mai decifrato "rachel ani oevotka" che qualcuno, forse per condividere la frustrazione della curiosità mai soddisfatta, aveva copiato da un muro dell'isola tiberina.
inforcati gli occhiali da sole, abbassato il volume dell'i-pod, sistemato il berretto, er cicala indossò il miglior sorriso che aveva, con passo sicuro si avvicinò e chiese: "..betta?"

nell'i-pod der cicala mentre zompetta con passo da adescatore/
liquid spy network::down to the minimal

8 gennaio 2007

ennàmo

laCeciarelli scrive: namastè!

stillpoint scrive: riconosci il divino ch'è in me?

laCeciarelli scrive: no..daje che famo tardi.


on air/tuck and patti::love is the key

(dedicata a chi ogni tanto va un po' così)

7 gennaio 2007

la canzone di ofelia e piccoli segreti

l'antica arte di tenere un segreto non è solo saper stare in silenzio, anzi l'esatto contrario. z-painful non se ne sta lì buono a custodire le sue inquietudini come fossero gioielli o vergogne, le lascia uscire in forma di piccoli movimenti delle dita sulle corde di una chitarra che in breve si trasformano in pennellate sonore lente, sensuali, profonde.
e tutto il blues ascoltato sul vecchio mangianastri dell'auto di sera col freddo e i vetri appannati ritorna a galla, ma con una sensibilità classica che ricorda steve hackett e l'urgenza punk di suonarlo subito, adesso, quel segreto. l'antica arte consiste nel rivelarlo ma che al contempo risulti impossibile a decifrarsi fino in fondo.

z-painful su myspace



i musetta hanno preso una loro canzone, registrato la parte vocale, rilasciata in CC e data in pasto a CCmixter.
è piaciuta talmente che ne sono state rifatte ben 16 versioni diverse..

questo è il seme

e questi i frutti che mi sono piaciuti di più

stephubik::ophelia's song (botany bay remix)
difra::ophelia's song

6 gennaio 2007

pointbreak

stringe parole tra i denti
le dita intrecciate in falsa preghiera
in ginocchio
respira
in attesa paziente
che diventino grida

on air/
numero6::rinascere
non voglio che clara::cary grant
anonimo ftp::lo sguardo al cielo
ronin::I'm just like you

dei ronin se ne parlò qui tanto tempo fa, il 17 gennaio esce il disco nuovo, lemmings.. (che mi piace tanto pensare anche fossero un milione non è detto debbano per forza aver ragione loro)

3 gennaio 2007

more songs (& infant art)



infant art :: sofia

jomi scrive: "nel 1999 mi sentivo come se facessi musica senza pensare, le regole erano semplici: non guardare o sentire al passato, e non pensare al futuro. emotional punk?"

on air/

jomi massage::I see those who died

e ancora

amanda rogers::my golden thread
ojos de brujo::todo tiende

1 gennaio 2007

in the middle of the age

giovanissimo passante n°1: che palle ieri, perchè non mi siete venuti a chiamare?

g. p. n°2: eh..stavo a casa co' tutti vecchi..

g. p. n°3: pure io, c'avranno avuto tutti almeno quarant'anni

g. p. n°1: cazzo de capodanno co' i vecchi

still affacciato in finestra: scusate.. siete tutti amici e svelti?

g. p. n°3: sì.. perchè?

s.a.i.f.: per sapere quanto ci mettete ad andare da qui affanculo tuttettrè insieme!

on air/(tranquille tranquille)
matti paalanen::here comes the rain
fridge::cutup piano and xylophone
lumen::3

er cicala bonus/
CEX::earth shaking event