12 gennaio 2010

nuda proprietà /fine

vorrebbe dirle tutto.
vorrebbe dirle che è un assassino, che uccide per denaro e che è bravo nel suo lavoro. che nessuno mai ha avuto a lamentarsi, non un sospetto, non un'indagine su un anziano morto "casualmente".

vorrebbe dirle che anche lei avrebbe dovuto morire accidentalmente, ma che adesso, aggrappata com'è a lui, con la lingua a rimestargli le parole nella bocca assieme ai baci, la pancia morbida che preme contro il suo sesso ormai in procinto di fargli esplodere i pantaloni, sicuramente vivrà. vorrebbe dirle di non aver paura, che una donna come lei non l'ha mai incontrata nella vita, che sente finalmente che il tempo di cambiare è arrivato, che ha da parte abbastanza soldi, che.

vorrebbe dirle ma non riesce, non può, non può più.

prova a staccarsi dalla morsa di quei baci così lunghi e profondi, troppo.

prova a staccarsi ma un pezzo del suo corpo è come se oramai lo governasse lei, così come la sua voce.
lei non vuole che lui parli, lei non vuole che lui si muova.

Gloria è una donna esperta ma non sa riconoscere l'abbandono che la passione regala alle membra dai sintomi di un meningioma mai diagnosticato che comincia a sanguinare.

non sospetta nemmeno che i suoi baci, il suo corpo, le sue carezze possano innalzare la pressione sanguigna a tal punto.

 

§

 

Alcuni mesi dopo per Gloria non è più tempo di pensare ai cognati o ai nipoti, nè alle piccole cose che prima riempivano le sue giornate. alcuni mesi dopo si tratta solo di stare accanto a quell'uomo che pian piano ricomincia a muoversi, che sta re-imparando a lavarsi e vestirsi da solo e che ha ancora bisogno di aiuto, che però non potrà più parlare, forse.

il suo tempo adesso vuole solo attenzione per quell'uomo davanti a lei, l'uomo che ama e del quale non sa niente,

quell'uomo davanti a lei

in piedi 

nudo, 

7 gennaio 2010

nuda proprietà /3

Non è il caffè il motivo dell'inconsueta eccitazione che la agita nel letto, da ore ormai si gira e si volta, sbuffa non riuscendo a tenere gli occhi chiusi.
gloria lo sa che se lascia che le palpebre scendano, in quel buio è come se qualcuno cominciasse a proiettargli un film nella testa.

rivede l'ombra di lui allungarsi sul muro bianco, lo risente respirare, addirittura è come se potesse risentire il suo odore .. 

più che odore, un profumo.

e poi quelle mani lunghe, eleganti, quasi inadeguate per un elettricista. rapide e sapienti col cercafase dentro il suo quadro elettrico alla ricerca del probabile falso contatto che condizionava l'erogazione dell'intero condominio, origine della telefonata dell'enel che l'aveva avvisata dell'arrivo di un loro tecnico.

pareva più un dirigente, un ingegnere magari, così distinto e snello. "proprio un bell'uomo" aveva pensato arrossendo dentro.

gloria da giovane non era stata appariscente, piccolina, magra.

ma andando avanti con l'età s'era guadagnata un po' più di rotondità nei punti adatti, i capelli erano ancora folti e ribelli e il seno non aveva ceduto alle lusinghe della forza di gravità. era una baby-faced, ancora attiva, una donna molto attraente e lui l'aveva guardata a lungo negli occhi mentre parlavano dell'impianto elettrico.

la guardava in profondità mentre prendevano appuntamento per il giorno seguente, per verificare tutte le prese dell'appartamento.

gloria nel letto si agita ripensando a quello sguardo e l'idea di avere quell'uomo in casa di nuovo il giorno seguente la rende nervosa. o forse altro? si chiede mentre lascia scivolare piano una mano sotto il pigiama, oltre lo slip.

3 gennaio 2010

nuda proprietà /2

anziani ne morivano nel quartiere. di continuo e, oltre che di malattia, per i motivi più svariati.
c'era chi gli pigliava un ictus per lo sforzo durante un'attacco di stipsi, chi cadeva per le scale, chi affogava nella vasca da bagno, chi restava sulla strada investito da un'auto in retromarcia che usciva dal parcheggio. per molte persone anziane anche la frattura della testa del femore, evento estremamente comune a causa della perdita di calcio osseo in età avanzata, risultava letale qualche tempo dopo il ricovero in ospedale. 

c'era stato perfino il caso di un pensionato nemmeno troppo vecchio il cui cuore non aveva retto alle massicce dosi di viagra assunte a seguito dell'assunzione da parte dei figli di una matura ma ancora molto piacente badante moldava, la quale di certo non badava alla regola secondo la quale è inopportuno andare a letto col proprio badato.

 

"anziani ne muoiono di continuo e per i motivi più svariati" pensava gualtiero sorridendo e sorseggiando il suo espresso mattutino seduto ad un tavolo coi giornali ripiegati in buon ordine poggiati vicino al piattino della briòsc.

 

vicino ai cinquanta, brizzolato e snello, sempre ben vestito e profumato. un uomo distinto, lo si sarebbe detto e in effetti si distingueva da tutti gli altri, nella sua professione di killer.

discreto, silenzioso, fantasioso e addirittura geniale in certe sue performances. come la volta che si spacciò per assistente sanitario della asl e iniettò 10cc di aria purissima nella safena della signora adele, ottantenne ancora arzilla, morta qualche giorno dopo in ospedale a seguito, come recitava la cartella clinica, di flebite fulminante.

la signora adele non lasciava parenti stretti, come tutte le sue vittime d'altronde, ma risolveva un contratto di vendita in nuda proprietà. trecentomila euro per 120 metri quadri, balconatissimi, splendida esposizione fronte parco, no garage, cantina, posto auto, centralissimo.

trentamila subito stornati sul suo conto estero, il dieci per cento, la sua tariffa di killer, distinto, ben vestito e profumato, letale.

nuda proprietà /1

 


il profumo del caffè si sparge per la casa, la vecchia casa della nonna, ancora cogli antichi pavimenti, un po' sconnessi è vero, ma che Gloria non cambierebbe con queste nuove monocotture dalle fughe di due centimentri e i decori a mosaico che le sue amiche da anni le consigliano.

le porte di abete bianco si aprono e si chiudono senza cigolare, gli infissi delle finestre anch'essi in legno lasciano respirare le stanze, educati da cent'anni di vento, pioggia, caldo e freddo.

Gloria è perfettamente a suo agio nella sua casa, la temperatura è sempre quella giusta, tutto sempre in ordine.

Smette di spolverare e mettere a posto la libreria appena annusata l'aria, lascia per un po' le faccende e si concede una pausa.

Certe volte rimane ipnotizzata dal rumore ciclico del cucchiaino che miscela lo zucchero nella tazzina del servizio buono, piccoli lussi che ancora si concede: il caffè della torrefazione, macinato in casa nel giorno giusto, con la luna giusta.

la vecchia moka da collezione.

lo zucchero marrone a grani grossi che quando lo prendi su si muove da solo che quasi sembra vivo.

poi sorseggia, alza lo sguardo verso la finestra e pensa che, sì, la sua è stata una scelta giusta.

vendere in nuda proprietà la casa, abitarci ancora con in tasca i soldi che le bastano per vivere dignitosamente per tutti gli anni che le restano.

Ha 55 anni, mai sposata, niente figli, due sorelle più piccole morte entrambe prematuramente, due cognati che non riesce a decidere a chi dei due dare la palma di coglione maggiore, tre nipoti viziati e menefreghisti coi quali ha da tempo un rapporto ormai consolidato di odio cordiale. 

ricambiato, peraltro.

perchè mai avrebbe dovuto lasciare la casa in eredità a certa gente?

cos'avevano fatto per meritarla?

 

c'era quell'inserzione giù, all'agenzia immobiliare sotto casa: "nuda proprietà, il tuo futuro si riveste"

 

perchè no?

le avrebbero valutato la casa molto meno del suo valore reale visti gli anni che ancora le rimanevano da vivere prima che questa potesse passare al nuovo acquirente, ma erano soldi freschi, suoi, onesti e le servivano.

 

se poi questa mossa avesse provocato uno stravaso di bile ai suoi parenti, tanto meglio. 

allora sorseggia e sorride .. (continua)

on air/

warpaint : : stars

foto : : stillpoint, 25 dicembre a zonzo per casaprota, RI (case antiche e alberi di cachi)